Quirinale- sala della pendola - Famiglia Marinelli A chiusura dei festeggiamenti per il 150°anniversario dell’Unità d’Italia, i titolari della Pontificia Fonderia di Campane Marinelli sono stati convocati in Quirinale, lo scorso 27 gennaio, per la presentazione ufficiale della campana commemorativa di tale evento.

 Il memorabile incontro con i vertici dello Stato, “gli Uomini del Presidente”, quelli che a lui sono stati accanto nel corso del settenario che volge al termine si è svolto nella ” Sala della Pendola”, muta testimone nei secoli, dei meeting più riservati fra i Grandi della Terra. Il Segretario di Stato Dott. Marra ed il  Primo Consigliere Prof. Guelfi hanno avuto parole di ammirazione e di lode per la Ditta più longeva d’ Italia rappresentata da Armando e Pasquale Marinelli, accompagnati dalle rispettive consorti Paola e Rosita, e dalle cugine Gioconda e Gabriella, figlie del mai dimenticato Pasquale, il Patriarca delle Campane.

Prima di essere collocata in Quirinale, la campana è stata degna testimonial della Regione Molise nella mostra dedicata al Giubileo dell’Unità nazionale, allestita all’ aeroporto Leonardo Da Vinci. In seguito il sonoro bronzo è stato tra i protagonisti della Mostra dedicata “al Genio Italiano” presso l’ Ambasciata italiana a Washington.

Altri progetti espositivi riguarderanno la storica campana di Agnone già ritenuta un piccolo monumento dedicato all’ “Unità”.  Retta da un armonioso supporto in ferro battuto, la campana, dal peso di 200 kg e diametro di cm 55, reca in rilievo lo stemma della Repubblica col nome del Presidente Napolitano, il logo delle celebrazioni e le sagome sovrapposte dell’ Italia unita e preunitaria.

Nel 1999 i Marinelli furono convocati a Palazzo dalla Segreteria di Stato per incontrare Oscar Luigi Scalfaro. Il Presidente  in quell’occasione fregiò il dott. Marinelli del titolo di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana. e inaugurò idealmente il nascente Museo Storico della Campana che egli stesso aveva in programma di visitare rimanendone impedito da eccezionali eventi naturali.

Con la presenza di una campana tanto significativa nel Palazzo più prestigioso d’Italia i Marinelli coronano un sogno celato da molto tempo che attesta inconfutabilmente il valore inossidabile della più antica e raffinata tradizione artigiana del nostro paese.

Quirinale- sala della pendola - Famiglia Marinelli Anche nel 1961, nell’ antica fonderia era nata una campana celebrativa del Centenario . Essa fu esposta ad oltre 6 milioni di visitatori nella Mostra delle Regioni, l’evento più imponente realizzato in tutt’ Italia nella città che aveva impiegato maggiore entusiasmo ed energie alla ricorrenza, Torino. L’ ammiratissima campana decorata dal fine scultore Ettore Marinelli, reca i ritratti di re Vittorio Emanuele, Mazzini, Cavour e Garibaldi effigiate su bandiere incrociate, il profilo dell’Italia unificata, un omaggio a Torino col suo stemma e il motto “La voce di Dio e della Patria per l’ unità e l’avvenire del popolo italiano” con un doppio richiamo al ruolo sacro e civile delle campane.

PER I GIORNALISTI CHE VOLESSERO APPROFONDIRE L’ARGOMENTO AGGIUNGIAMO ANCORA UNA NOTA STORICA

Nel 1954, al teatro Adriano di Roma, veniva consegnata alla Fonderia Marinelli una Medaglia d’Oro dal Presidente della Repubblica Einaudi “quale premio ambitissimo alla Ditta più anziana per Attività e fedeltà al lavoro in campo nazionale”.

Nel discorso ufficiale il Ministro dell’ Industria e Commercio, On.Villabruna, disse: <<  Sul nome di questa Azienda s’ innalza un arco ideale che riassume la lunga tradizione del nostro Paese, che ravvicina ai nostri tempi il secolare cammino percorso dall’Italia dai bagliori del Rinascimento alla luce  meridiana del Risorgimento. Le campane della Fonderia Marinelli, fondata nel 1300 e tramandata sino ad oggi di padre in figlio, hanno scandito tutte le ore liete e tristi della nostra storia, dall’ Italia vaticinata  da  Dante all’ Italia di oggi. Io vorrei che quelle campane, che con i loro rintocchi segnano da secoli i momenti più suggestivi della vita quotidiana, suonassero a distesa, per celebrare la resurrezione della nostra Patria, nella pienezza dei suoi diritti e nella consapevolezza dei suoi doveri di fronte al mondo civile >>. Parole che dopo 60 anni sintetizzano al meglio il valore della storica azienda molisana.