Montaggio della campana in Guinea Equatoriale - Campane Marinelli La Pontificia Fonderia di Campane Marinelli simbolo di “italianità” per la tradizione, la creatività e la qualità che distinguono i nostri prodotti nel mondo.

Un’azienda piccolissima sita in un paese piccolissimo in una delle regioni più piccole d’Italia, sempre uguale a se stessa e per questo originale e vincente, esporta i suoi prodotti nei luoghi più distanti della Terra.

L’officina di Agnone fonde con tecniche antiche campane bellissime e dalle inconfondibili melodie trasmettendo, di generazione in generazione, nome e mestiere sin dal medioevo. Essa è ritenuta la fabbrica più longeva al mondo che in più conserva la stessa denominazione sin dall’ origine. Una dozzina di dipendenti, ritmi lenti e costanti di lavorazione proporzionati alle richieste di un prodotto di nicchia, prezioso e unico perchè sempre personalizzato e adeguato, nel suono e nel decoro, alle esigenze del committente.

Il numero delle campane prodotto in un anno potrebbe sembrare esiguo ma è relativo ai tempi tecnici di lavorazione, che oscillano intorno ai tre mesi, e al genere di clientela molto selezionato.

Campane Marinelli Paraguay In buon incremento è anche la richiesta di lavori artistici quali statue, portali e preziose opere in bronzo plasmate da valenti scultori e fuse con la millenaria tecnica della cera persa. Per quanto invariate ed invariabili siano le tecniche e la ritualità del lavoro, gli attuali sistemi di comunicazione consentono contatti diretti, chiari ed immediati anche con la clientela più distante. Inoltre i mezzi di trasporto assicurano spedizioni rapide e sicure anche di carichi preziosi ed ingombranti. Tuttavia s’impone spesso una consulenza tecnica specializzata che porta i Marinelli ad essere presenti sul luogo di montaggio e automatizzazione delle campane. Negli ultimi mesi hanno raggiunto mete molto lontane come l’India, la Repubblica Centro Africana (Camerun Guinea Equatoriale, Congo, ecc.), Asia (Bangladesh) le isole Turks and Caicos delle Bahamas, Indonesia, Giappone (Hiroshima) le Americhe, la vicina Albania, scoprendo nuove mete e aprendo nuovi varchi verso un commercio che va necessariamente internazionalizzandosi.

Un punto di forza per l’intera regione che attraverso il suono delle sue campane si fa sentire in ogni parte del mondo.

Così scriveva Francesco Jovine (1941) nel racconto “Viaggio nel Molise” :

       … sempre lo stesso inimitabile timbro che non cambia nello spazio e nel tempo.

Da Tucuman a Pompei a Sidney, a Roma, attraverso lo spazio le campane di Agnone si richiamano e ricordano questo remoto angolo del Molise che si è vendicato della sua solitudine e ha empito della sua voce il mondo…