Gli artisti della nostra famiglia
Ogni campana è un’opera d’arte
La perfezione del suono, insieme alla bellezza dei suoi ornamenti la completano; la personalizzazione di ogni campana la rende un oggetto unico e irripetibile e impone un tipo di lavorazione esclusivo e dedicato che non consente repliche. Fondere una campana è esso stesso un atto molto complesso perché comporta la donazione di anima e suono ad un oggetto vivente. Gli artisti rinascimentali, a cominciare da Donatello, pretendevano che fossero i fonditori di campane ad eternare le proprie opere perché dotati di grande raffinatezza e di segreti misteriosi che consentivano di far parlare il bronzo.
La Fonderia Marinelli si è avvalsa da sempre di artisti riconosciuti in famiglia per il loro talento. Tutti loro hanno approfondito le conoscenze artistiche presso scuole affermate ed hanno perfezionato tecnica e stile accanto al maestro- scultore “anziano” cui si sono affiancati, nel tempo, nella Fonderia. Attualmente nell’antico laboratorio operano Ettore Marinelli, scultore dalle straordinarie qualità espressive, autore di imponenti monumenti collocati in siti molto prestigiosi e sua madre Paola Patriarca, raffinata plasmatrice dei bassorilievi che personalizzano tutte le campane e di splendidi portali in bronzo.
Ettore Marinelli junior
Ettore Marinelli nasce ad Agnone nel 1991 da un’antica stirpe di fonditori di campane. Cresce apprezzando aromi, suoni, materie dell’ antica bottega dei suoi avi e in età precocissima svela un raro talento creativo che lo porta a plasmare la creta in forme molto evolute. Predilige l’anatomia umana ed animale che studia chirurgicamente, come chirurgicamente la scompone e ricompone in forme fantastiche. Impone uno stile fatto di linee moderne, guizzanti e, insieme, consunte e arcaiche. Le sue creazioni non lasciano indifferenti ma incuriositi e affascinati. Persino papa Francesco, in udienza a piazza San Pietro, desiderò conoscere l’autore di un Cristo morente dalle forme essenziali ed audaci. Egli lo cercò tra la folla e lo volle presso l’altare per congratularsi. Anche il critico Vittorio Sgarbi volle incontrare personalmente Ettore, artista completo ed instancabile ma modesto e schivo, e trascorse lunghe ore nella sua bottega. Ad oggi lo considera suo pupillo invitandolo ad eventi d’arte e firmandone recensioni.
Nel laboratorio di Agnone, Ettore lavora su fronti paralleli plasmando ritratti e monumenti richiesti dalla committenza tradizionale, contemporaneamente esplora forme personalissime e complesse che confermano uno stile ben riconoscibile.
Pochi scultori al mondo hanno avuto possibilità e capacità tecniche e creative tali da realizzare un’opera in bronzo dalla fase dell’ideazione a quella della rifinitura. Ettore è tra questi dunque la sua opera è straordinaria.
Nonostante la sua giovane età, Marinelli, ha titoli ed esperienza da artista maturo e riconosciuto. Ha come ambiente naturale , perché vi è nato e cresciuto, quello della Fonderia, del Laboratorio, della Creatività. Nel 2012 si è laureato con lode presso la prestigiosa Accademia di Belle Arti di Napoli e in seguito, dopo un periodo di approfondimento presso l’ Universitè Paris 8, ha ottenuto la Laurea Specialistica in Scultura. Per alcuni anni prosegue il rapporto con l’ Accademia napoletana come cultore della materia. Attualmente insegna scultura presso il Liceo Artistico di Isernia e segue gli studenti aderenti al progetto di ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO presso i propri laboratori.
Naturale è la propensione di Ettore ad elaborare agilmente opere monumentali che hanno l’onore di essere ammirate in parchi,piazze, sagrati, aree private e pubbliche. A gennaio del 2024 è stato inaugurato il bellissimo, grande Monumento dedicato a S. Giovanni Paolo II nella piazza della Cattedrale di Civitavecchia. Nella stessa città, presso lo scalo crocieristico del porto , molto ammirato dai turisti di tutto il mondo è il gruppo scultoreo intitolato”Il Bacio”, plasmato paradossalmente da Ettore in tempo di Covid. Sempre in un grande scalo marittimo, quello di Ancona, è stato inserito nella pavimentazione un grande pannello a rilievo schiacciato che ricorda il luogo della partenza di S. Francesco per la Terra Santa. Analogo tema ha il bassorilievo collocato all’ingresso dell’antica Cattedrale della città marittima. Già nel 2011, non ancora ventenne, Ettore aveva dedicato al Santo con le stigmate la lampada votiva collocata in Santa Maria degli Angeli, ad Assisi. Ancora a questo Santo, e al virtuale incontro col Papa omonimo, è dedicata la porta bronzea della basilica pontificia di Santa Maria Maggiore, a Roma, alla quale Ettore collabora nel 2016, a conclusione dell’anno giubilare della Misericordia. L’opera più elaborata è nella piazza centrale di Viggiano(PT) e si estende su circa 800 metri quadrati: si tratta di un complesso monumentale costituito da 4 grandi, magnifiche figure di divinità femminili, intente a suonare un concerto d’arpa, violoncello, violino e flauto.
Di notevole impatto è il busto di S. Gennaro, dorato e incastonato di pietre dure, benedetto da Papa Francesco il 5 settembre del 2018. Voluto dalla comunità italiana residente a Boston, è stato plasmato da Marinelli ispirandosi al prezioso reliquiario custodito nella Cattedrale partenopea.
Una curiosità: suo è anche l’ esclusivo trofeo consegnato a Katia Ricciarelli per i 50 anni di carriera (Orte, 2019).
Per la fenomenale velocità d’esecuzione Ettore Marinelli è spesso presente a manifestazioni culturali dove è invitato a scolpire live sorprendenti opere a tema.
Di seguito sono elencati solo monumenti pubblici, con esclusione di quelli commissionati da clientela privata, non nominati nel curriculum:
statua di San Gennaro e Cristo Morto, chiesa di S. Gennaro, Boston ( USA), apprezzati e benedetti da papa Francesco il 5 settembre 2018 ;statua del Cristo Misericordioso(h.3 m), timpano della chiesa della Madonna di Lourdes, Cingoli, Macerata ; Statua di S. Giovanni –Tufara( CB) -; statua di Gesù benedicente(h. 3 m) ( Ce); busto di …….., Industrie….., Buenos Aires( Argentina); busto del Sen. Artese Vitale, Villa Comunale di San Salvo(CH); busto del beato Paolo Manna, Villa Comunale di Trentola Ducenta (CE); busto di padre Anacleto Spagnuolo, S. Nazzaro(Bn); busto del bersagliere Di Lena, piazza Cisterna vecchia, Petacciato(CB) , con pubblico encomio da parte dell’ ORDINE DEI BERSAGLIERI D’ITALIA; monumento AI CADUTI, Giuliopoli (CH)- Belmonte del Sannio(IS); statua di NARCISO giardini Zen, Pompei; omaggio a Domenico Cimarosa, Conservatorio omonimo, Avellino; ritratto di Renato Balestra
MOSTRE E PREMI
Concorso di arte contemporanea, Museo del Palazzo Vescovile, Salerno 2018( su segnalazione esclusiva di Vittorio Sgarbi) – Collettiva d’arte, Universitè 8, Parigi – Abruzzo and Molise, yesterday and today, Italian CC,Eastchester NYC (USA) – ARTISTI DEL MONDO, Valona – BIENNALE DI VENEZIA 2015, WORKSHOP DI SCULTURA con Nino Longobardi – Vincitore concorso LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA , per il Pio Monte della Misericordia di Napoli, a cura del Circolo Artistico Politecnico, con l’opera Visitare i carcerati –
Personale di scultura METAZOI, Galleria Marinelli(2015), Agnone – Personale di scultura METAFLUSSO, Galleria Petrecca(2017), Isernia – Personale di scultura, Circolo Sannitico(2018), Campobasso – Premio Sulmona 2018, Polo museale Diocesano, Sulmona (AQ) – Mostra di arte sacra, Basilica di Castelpetroso(IS) – mostra d’arte LIMEN, ed. 2015 e 2016, Vibo Valenza(con menzione speciale) – Arte & Natura, parco naturalistico degli Astroni (NA) – Natale in mostra, sulle orme di Sammartino,2018, Palazzo Baronale, Torre del Greco( NA)
Alcune opere di Ettore Marinelli
Paola Patriarca
Paola Patriarca nasce a Napoli nel 1964. E’ L’artista dell’effimera cera e del bronzo eterno. Esprime prestissimo una forte, multiforme creatività che il tempo rafforza e raffina. Dopo la brillante maturità scientifica desidera fortemente diplomarsi in Scultura all’Istituto d’Arte Palizzi proseguendo gli studi artistici presso l’Università Federico II. Contemporaneamente si dedica alla grafica, alla fotografia, all’ allestimento, alla scenografia e lavora presso uno studio per la produzione di plastici architettonici. Dipinge e modella partecipando con successo a mostre e performance. Nel 1990 il matrimonio civile e professionale con Armando Marinelli, titolare della Pontificia Fonderia di Campane di Agnone, ed il suo definitivo trasferimento nella cittadina altomolisana che Paola amerà moltissimo.
Presso la più antica Bottega del mondo l’artista posa la sua intensa creatività sulle materie proprie della scultura ( l’argilla, la plastilina, la cera) specializzandosi nel bassorilievo, tecnica difficilissima perché particolarmente illusiva, che si affina solo con l’esperienza. Da 30 anni Paola produce decori esclusivi per le campane più famose che raggiungono campanili in ogni parte della Terra. Oltre a questo la produzione artistica, legata spesso a committenze prestigiose, è intensa e vastissima e varia dai monumenti alle medaglie, dai portali ai trofei, dagli altari ai monili. Poche citazioni: la Porta del Giubileo della Misericordia( Basilica Pontificia di Santa Maria Maggiore, Roma 2015/16), Porta Santa di Guardialfiera(2021); le 20 opere commemorative del progetto “ Il percorso della Memoria”per la Provincia di Latina; la Colonna di Viggiano (2022) con i “132” grandi stemmi che incorniciano Piazza delle Genti Lucane; le campane/ monumento di Milano- EXPO 2015, del Pantheon(2020), di Papa Innocenzo XII a Spinazzola e quella che in Val di Fassa (2019) ,tempestata da 506 stelle, una per ogni minoranza etnica che suona con la frequenza aurea di 432 Hz, quella dell’ armonia e della vita; la grande “Campana di Agnone”, un’autentica guida che illustrata il luogo e le sue tradizioni.
Nelle opere originali, quelle nate dal talento e dall’ispirazione personale, Patriarca medita lungamente l’idea, la plasma agilmente nella cera, Marinelli la immortala nel bronzo. Nascono così soluzioni liriche interessanti, plastiche preferibilmente umane, sentimenti intimi, privati: temi originali, dalla forma morbida, armonica, compatta. Uno stile sintetico e raffinato che caratterizza la prima “donna”entrata come “artista”nella millenaria famiglia di “campanari”Marinelli.
Nella veste di profonda conoscitrice delle campane, della loro storia e simbologia, Paola Patriarca ha realizzato l’allestimento del Museo Storico della Campana curando gli studi e la disposizione cronologica e tematica di ciascun bronzo fino alla sistemazione più recente che si avvale di una lettura moderna, efficace e di immediata comprensione.
Armando Marinelli
Armando Marinelli è nato ad Agnone il 9 luglio del 1960 dalla famosa stirpe di fonditori di campane che opera ininterrottamente sin dal medioevo. E’ oggi testimone e custode dell’antica arte campanaria e cotitolare dell’impresa artigiana più longeva al mondo, vanto della regione e di tutta l’Italia.
Appena ventenne, la morte del padre lo induce ad abbandonare gli studi universitari intrapresi a Napoli per dedicarsi pienamente all’azienda di famiglia. Imprenditore e scultore è divenuto, giovanissimo, contitolare della Pontificia Fonderia di Campane Marinelli perpetuando un mestiere raro in cui ha saputo fondere il talento artistico ereditato dal padre Ettore insieme alle capacità manageriali apprese dallo zio Pasquale.
In oltre 30 anni di attività Armando Marinelli ha realizzato innumerevoli lavori artistici tra campane, paliotti, portali, monumenti, opere sacre e civili. Essi sono collocati sui campanili, nelle piazze, in aziende e dimore, in piccoli centri come nei luoghi più significativi della Terra.
Armando Marinelli è altresì impegnato nella gestione del Museo Storico della Campana, da oltre 20 anni orgoglio molisano in quanto contribuisce notevolmente alla promozione turistica regionale attraverso una costante attenzione mediatica. Innumerevoli anche gli incontri con i personaggi più autorevoli del mondo della chiesa, della politica, della cultura e dello spettacolo. Assolutamente indimenticabile, per le vivissime emozioni, la visita presso la fonderia Marinelli di Giovanni Paolo II del 19 marzo del 1995. Il Pontefice Santo celebrò il rito della fusione, visitò con molto interesse i laboratori, salutò gli operai con le loro famiglie e incise nella tenera creta il suo nome e la storica data su un suo ritratto plasmato da Armando.
Il 1° gennaio del 2000, a piazza san Pietro, papa Wojtyla benedirà il III Millennio al suono della grande campana celebrativa del Grande Giubileo, ora collocata nei Giardini Vaticani. La campana monumentale, dal peso di 5 T, è opera bellissima e immortale di Armando Marinelli che ne ha progettato il disegno, ne ha predisposto il modello e ne ha curato le significative decorazioni.
Nel novembre del 2005 Armando Marinelli è stato ricevuto in udienza privata dal papa emerito Ratzinger e incontrandolo presso la sua residenza vaticana in tono inconsueto di informale familiarità. Molti gli incontri con papa Francesco.
Nel febbraio del 1999 Armando Marinelli è ricevuto in Quirinale dal Presidente della Repubblica Scalfaro. In seguito il presidente Ciampi lo ha insignito dell’ Onoreficenza di Cavaliere della Repubblica e successivamente di Cav. Ufficiale. Nel 2012 il presidente Napolitano gli conferirà il titolo di Commendatore della Repubblica. Anche il presidente Mattarella ha apprezzato storia ed arte della Marinelli. Durante le celebrazioni per il Centenario della I Guerra Mondiale fu Lui ad intonare i primi rintocchi della campana commemorativa voluta dall’Esercito Italiano e portata in tutti i luoghi più significativi di quel conflitto.
Nel 2006 Armando Marinelli riceve dalle mani del pres. Pera il prestigioso premio Unioncamere e, nell’anno seguente, il pres. Montezemolo nomina la Pontificia Fonderia Marinelli” socio Ad Honorem” di Confindustria come Ditta più antica D’Italia. Già nel 1861 Re Vittorio Emanuele, durante la prima Esposizione Universale di Londra, le aveva conferito una Medaglia d’Oro con le stesse motivazioni. E nel 2015 Marinelli ripropone una campana-monumento sui Navigli, per Milano Expo, che rimarrà commemorativa del grande evento, dell’Italia, della città ospitante e della Regione Molise. E’ ora collocata al cimitero Monumentale di Milano dove riposano i grandi del passato circondati da significative opere d’arte.
Marinelli collabora abitualmente alla realizzazione di grandi progetti con autorevoli restauratori e grandi architetti del calibro di Renzo Piano e Richard Meyer ed è stato partner della Pininfarina Designer per la realizzazione della prima architettura sacra firmata da Paolo Pininfarina.
Marinelli è stato Consigliere presso la sede di Isernia della Banca d’Italia fino alla chiusura della stessa riassumendo senza interruzione lo stesso incarico nella sede di Campobasso.
Armando Marinelli è socio fondatore del Rotary Club di Agnone rivestendo da oltre 35 anni incarichi di rilievo nel Consiglio Distrettuale, meritando molti riconoscimenti tra cui alcune”Paul Harris”. Attualmente riveste la carica di Tesoriere nel locale Club. Nel giugno del 2017, ad Atlanta, dinanzi a 40.000 ospiti, un suggestivo video dedicato all’attività dei Marinelli, ha introdotto le celebrazioni per il Centenario della Fondazione Rotary, ed il Presidente Internazionale insieme ad Armando, dal palco del più grande centro congressuale degli USA, ha introdotto i lavori al suono della campana celebrativa dell’ evento.
Marinelli partecipa con dedizione alle attività culturali, sociali, sportive e di volontariato del territorio ed è una presenza fondamentale per la sua grande famiglia. Sposato la scultrice Paola Patriarca, ha 3 figli maschi maschi di cui Ettore è già inserito come scultore nell’organico della Fonderia Marinelli e Pietro, ingegnere, si occupa del marketing.
Pasquale Marinelli
Ettore Marinelli senior (1924-1981)
Ettore Marinelli nasce ad Agnone muovendo i suoi primi passi nell’avita fonderia, erede di una famiglia memorabile perché detentrice, sin dal Medioevo,dell’antica e misteriosa arte fusoria. Lì crebbe plasmando per gioco la creta, poi, sotto la guida attenta e costante dello zio Felice D’Onofrio, maestro prezioso e raffinato, studiò l’arte affinando il gusto e lo stile, perfezionando la tecnica.
Paradossalmente, a rendere ancor più affascinante la sua figura è che la voce delle sue stesse creature,lui che era sordo, non poteva ascoltarla. Una figura dunque di artista purissimo perché imperturbabile, assolutamente concentrato sulle sue creazioni eleganti e raffinate, tecnicamente perfette.
D’impatto timido e introverso, diveniva incredibilmente affabile e generoso verso chiunque mostrasse interesse al lavoro suo e dei suoi antenati. Gentile e di bell’aspetto, molto amato da amici e conoscenti, stimatissimo in ambito lavorativo ed artistico, Ettore Marinelli, al fianco del fratello Pasquale, ha dato un contributo determinante all’accrescimento della fama della Pontificia Fonderia delle campane, nonché di Agnone e del Molise.
Gli studi artistici svolti nella capitale diedero una svolta importante al suo estro e alle sue ricerche. La sua attività divenne più matura e consapevole fino a caratterizzarsi nel senso della chiarezza a tutti i costi. Ettore Marinelli è stato un artista sensibile e completo, padrone della più elaborata delle tecniche scultoree, quella della fusione. Ettore Marinelli oltre ad essere un artista di talento era un fonditore e cesellatore prodigioso: nulla era impossibile tramutare in bronzo per chi conosceva la magia di far cantare il metallo plasmandolo sotto forma di campana.
La tecnologia applicata ai metalli è ritenuta la più complessa ed avanzata in cui l’uomo si è cimentato sin dalla preistoria allo scopo di produrre utensili e idoli che fossero quanto più resistenti e durevoli nel tempo. Niente avviene per caso o improvvisazione, tutto è disciplina. Tutto è frutto di un progetto accurato che prevede la profonda conoscenza dei materiali, dei mezzi ed il rispetto di tempi tecnici lunghissimi . Già nel medioevo e nel rinascimento i “fonditori di campane” erano i più apprezzati per l’ ineguagliabile competenza tecnica. Pare che Donatello si fidasse esclusivamente di loro per la fusione dei propri bronzi.
Come pochi altri scultori Marinelli ha avuto il privilegio di veder realizzata in bronzo ogni sua opera assicurando a tutte le sue creature una vita e una visibilità pressoché immortali. In 40 anni di attività Marinelli, ha plasmato e fuso innumerevoli opere di ogni genere e dimensione, collocate nei luoghi più diversi e per ogni tipo di committenza. Ne abbiamo selezionate alcune di evidente rilievo artistico e monumentale.