Gli artisti della nostra famiglia

Ogni campana è un’opera d’arte

La perfezione del suono, insieme alla bellezza dei suoi ornamenti la completano; la personalizzazione di ogni campana la rende un oggetto unico e irripetibile e impone un tipo di lavorazione esclusivo e dedicato che non consente repliche. Fondere una campana è esso stesso un atto molto complesso perché comporta la donazione di anima e suono ad un oggetto vivente. Gli artisti rinascimentali, a cominciare da Donatello, pretendevano che fossero i fonditori di campane ad eternare le proprie opere perché dotati di grande raffinatezza e di segreti misteriosi che consentivano di far parlare il bronzo.

La Fonderia Marinelli si è avvalsa da sempre di artisti riconosciuti in famiglia per il loro talento. Tutti loro hanno approfondito le conoscenze artistiche presso scuole affermate ed hanno perfezionato tecnica e stile accanto al maestro- scultore “anziano” cui si sono affiancati, nel tempo, nella Fonderia. Attualmente nell’antico laboratorio operano Ettore Marinelli, scultore dalle straordinarie qualità espressive, autore di imponenti monumenti collocati in siti molto prestigiosi e sua madre Paola Patriarca, raffinata plasmatrice dei bassorilievi che personalizzano tutte le campane e di splendidi portali in bronzo.

Ettore Marinelli junior

Ettore Marinelli nasce ad Agnone nel 1991 da un’antica stirpe di fonditori di campane. Cresce apprezzando aromi, suoni, materie dell’ antica bottega dei suoi avi e in età precocissima svela un raro talento creativo che lo porta a plasmare la creta in forme molto evolute. Predilige l’anatomia umana ed animale che studia chirurgicamente, come chirurgicamente la scompone e ricompone in forme fantastiche. Impone uno stile fatto di linee moderne, guizzanti e, insieme, consunte e arcaiche. Le sue creazioni non lasciano indifferenti ma incuriositi e affascinati. Persino papa Francesco, in udienza a piazza San Pietro, desiderò conoscere l’autore di un Cristo morente dalle forme essenziali ed audaci. Egli lo cercò tra la folla e lo volle presso l’altare per congratularsi. Anche il critico Vittorio Sgarbi volle incontrare personalmente Ettore, artista completo ed instancabile ma modesto e schivo, e trascorse lunghe ore nella sua bottega. Ad oggi lo considera suo pupillo invitandolo ad eventi d’arte e firmandone recensioni.

Nel laboratorio di Agnone, Ettore lavora su fronti paralleli plasmando ritratti e monumenti richiesti dalla committenza tradizionale, contemporaneamente esplora forme personalissime e complesse che confermano uno stile ben riconoscibile.

Pochi scultori al mondo hanno avuto possibilità e capacità tecniche e creative tali da realizzare un’opera in bronzo dalla fase dell’ideazione a quella della rifinitura. Ettore è tra questi dunque la sua opera è straordinaria.

Nonostante la sua giovane età, Marinelli, ha titoli ed esperienza da artista maturo e riconosciuto. Ha come ambiente naturale , perché vi è nato e cresciuto, quello della Fonderia, del Laboratorio, della Creatività. Nel 2012 si è laureato con lode presso la prestigiosa Accademia di Belle Arti di Napoli e in seguito, dopo un periodo di approfondimento presso l’ Universitè Paris 8, ha ottenuto la Laurea Specialistica in Scultura. Per alcuni anni prosegue il rapporto con l’ Accademia napoletana come cultore della materia. Attualmente insegna scultura presso il Liceo Artistico di Isernia e segue gli studenti aderenti al progetto di ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO presso i propri laboratori.

Naturale è la propensione di Ettore ad elaborare agilmente opere monumentali che hanno l’onore di essere ammirate in parchi,piazze, sagrati, aree private e pubbliche. A gennaio del 2024 è stato inaugurato il bellissimo, grande Monumento dedicato a S. Giovanni Paolo II nella piazza della Cattedrale di Civitavecchia. Nella stessa città, presso lo scalo crocieristico del porto , molto ammirato dai turisti di tutto il mondo è il gruppo scultoreo intitolato”Il Bacio”, plasmato paradossalmente da Ettore in tempo di Covid. Sempre in un grande scalo marittimo, quello di Ancona, è stato inserito nella pavimentazione un grande pannello a rilievo schiacciato che ricorda il luogo della partenza di S. Francesco per la Terra Santa. Analogo tema ha il bassorilievo collocato all’ingresso dell’antica Cattedrale della città marittima. Già nel 2011, non ancora ventenne, Ettore aveva dedicato al Santo con le stigmate la lampada votiva collocata in Santa Maria degli Angeli, ad Assisi. Ancora a questo Santo, e al virtuale incontro col Papa omonimo, è dedicata la porta bronzea della basilica pontificia di Santa Maria Maggiore, a Roma, alla quale Ettore collabora nel 2016, a conclusione dell’anno giubilare della Misericordia. L’opera più elaborata è nella piazza centrale di Viggiano(PT) e si estende su circa 800 metri quadrati: si tratta di un complesso monumentale costituito da 4 grandi, magnifiche figure di divinità femminili, intente a suonare un concerto d’arpa, violoncello, violino e flauto.

Di notevole impatto è il busto di S. Gennaro, dorato e incastonato di pietre dure, benedetto da Papa Francesco il 5 settembre del 2018. Voluto dalla comunità italiana residente a Boston, è stato plasmato da Marinelli ispirandosi al prezioso reliquiario custodito nella Cattedrale partenopea.

Una curiosità: suo è anche l’ esclusivo trofeo consegnato a Katia Ricciarelli per i 50 anni di carriera (Orte, 2019).

Per la fenomenale velocità d’esecuzione Ettore Marinelli è spesso presente a manifestazioni culturali dove è invitato a scolpire live sorprendenti opere a tema.

Di seguito sono elencati solo monumenti pubblici, con esclusione di quelli commissionati da clientela privata, non nominati nel curriculum:

statua di San Gennaro e Cristo Morto, chiesa di S. Gennaro, Boston ( USA), apprezzati e benedetti da papa Francesco il 5 settembre 2018 ;statua del Cristo Misericordioso(h.3 m), timpano della chiesa della Madonna di Lourdes, Cingoli, Macerata ; Statua di S. Giovanni –Tufara( CB) -; statua di Gesù benedicente(h. 3 m) ( Ce); busto di …….., Industrie….., Buenos Aires( Argentina); busto del Sen. Artese Vitale, Villa Comunale di San Salvo(CH); busto del beato Paolo Manna, Villa Comunale di Trentola Ducenta (CE); busto di padre Anacleto Spagnuolo, S. Nazzaro(Bn); busto del bersagliere Di Lena, piazza Cisterna vecchia, Petacciato(CB) , con pubblico encomio da parte dell’ ORDINE DEI BERSAGLIERI D’ITALIA; monumento AI CADUTI, Giuliopoli (CH)- Belmonte del Sannio(IS); statua di NARCISO giardini Zen, Pompei; omaggio a Domenico Cimarosa, Conservatorio omonimo, Avellino; ritratto di Renato Balestra

MOSTRE E PREMI

Concorso di arte contemporanea, Museo del Palazzo Vescovile, Salerno 2018( su segnalazione esclusiva di Vittorio Sgarbi) – Collettiva d’arte, Universitè 8, Parigi – Abruzzo and Molise, yesterday and today, Italian CC,Eastchester NYC (USA) – ARTISTI DEL MONDO, Valona – BIENNALE DI VENEZIA 2015, WORKSHOP DI SCULTURA con Nino Longobardi – Vincitore concorso LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA , per il Pio Monte della Misericordia di Napoli, a cura del Circolo Artistico Politecnico, con l’opera Visitare i carcerati –

Personale di scultura METAZOI, Galleria Marinelli(2015), Agnone – Personale di scultura METAFLUSSO, Galleria Petrecca(2017), Isernia – Personale di scultura, Circolo Sannitico(2018), Campobasso – Premio Sulmona 2018, Polo museale Diocesano, Sulmona (AQ) – Mostra di arte sacra, Basilica di Castelpetroso(IS) – mostra d’arte LIMEN, ed. 2015 e 2016, Vibo Valenza(con menzione speciale) – Arte & Natura, parco naturalistico degli Astroni (NA) – Natale in mostra, sulle orme di Sammartino,2018, Palazzo Baronale, Torre del Greco( NA) 

Alcune opere di Ettore Marinelli

Paola Patriarca

Paola Patriarca nasce a Napoli nel 1964. E’ L’artista dell’effimera cera e del bronzo eterno. Esprime prestissimo una forte, multiforme creatività che il tempo rafforza e raffina. Dopo la brillante maturità scientifica desidera fortemente diplomarsi in Scultura all’Istituto d’Arte Palizzi proseguendo gli studi artistici presso l’Università Federico II. Contemporaneamente si dedica alla grafica, alla fotografia, all’ allestimento, alla scenografia e lavora presso uno studio per la produzione di plastici architettonici. Dipinge e modella partecipando con successo a mostre e performance. Nel 1990 il matrimonio civile e professionale con Armando Marinelli, titolare della Pontificia Fonderia di Campane di Agnone, ed il suo definitivo trasferimento nella cittadina altomolisana che Paola amerà moltissimo.

Presso la più antica Bottega del mondo l’artista posa la sua intensa creatività sulle materie proprie della scultura ( l’argilla, la plastilina, la cera) specializzandosi nel bassorilievo, tecnica difficilissima perché particolarmente illusiva, che si affina solo con l’esperienza. Da 30 anni Paola produce decori esclusivi per le campane più famose che raggiungono campanili in ogni parte della Terra. Oltre a questo la produzione artistica, legata spesso a committenze prestigiose, è intensa e vastissima e varia dai monumenti alle medaglie, dai portali ai trofei, dagli altari ai monili. Poche citazioni: la Porta del Giubileo della Misericordia( Basilica Pontificia di Santa Maria Maggiore, Roma 2015/16), Porta Santa di Guardialfiera(2021); le 20 opere commemorative del progetto “ Il percorso della Memoria”per la Provincia di Latina; la Colonna di Viggiano (2022) con i “132” grandi stemmi che incorniciano Piazza delle Genti Lucane; le campane/ monumento di Milano- EXPO 2015, del Pantheon(2020), di Papa Innocenzo XII a Spinazzola e quella che in Val di Fassa (2019) ,tempestata da 506 stelle, una per ogni minoranza etnica che suona con la frequenza aurea di 432 Hz, quella dell’ armonia e della vita; la grande “Campana di Agnone”, un’autentica guida che illustrata il luogo e le sue tradizioni.

Nelle opere originali, quelle nate dal talento e dall’ispirazione personale, Patriarca medita lungamente l’idea, la plasma agilmente nella cera, Marinelli la immortala nel bronzo. Nascono così soluzioni liriche interessanti, plastiche preferibilmente umane, sentimenti intimi, privati: temi originali, dalla forma morbida, armonica, compatta. Uno stile sintetico e raffinato che caratterizza la prima “donna”entrata come “artista”nella millenaria famiglia di “campanari”Marinelli.

Nella veste di profonda conoscitrice delle campane, della loro storia e simbologia, Paola Patriarca ha realizzato l’allestimento del Museo Storico della Campana curando gli studi e la disposizione cronologica e tematica di ciascun bronzo fino alla sistemazione più recente che si avvale di una lettura moderna, efficace e di immediata comprensione.

Armando Marinelli

Armando Marinelli è nato ad Agnone il 9 luglio del 1960 dalla famosa stirpe di fonditori di campane che opera ininterrottamente sin dal medioevo. E’ oggi testimone e custode dell’antica arte campanaria e cotitolare dell’impresa artigiana più longeva al mondo, vanto della regione e di tutta l’Italia.

Appena ventenne, la morte del padre lo induce ad abbandonare gli studi universitari intrapresi a Napoli per dedicarsi pienamente all’azienda di famiglia. Imprenditore e scultore è divenuto, giovanissimo, contitolare della Pontificia Fonderia di Campane Marinelli perpetuando un mestiere raro in cui ha saputo fondere il talento artistico ereditato dal padre Ettore insieme alle capacità manageriali apprese dallo zio Pasquale.

In oltre 30 anni di attività Armando Marinelli ha realizzato innumerevoli lavori artistici tra campane, paliotti, portali, monumenti, opere sacre e civili. Essi sono collocati sui campanili, nelle piazze, in aziende e dimore, in piccoli centri come nei luoghi più significativi della Terra.

Armando Marinelli è altresì impegnato nella gestione del Museo Storico della Campana, da oltre 20 anni orgoglio molisano in quanto contribuisce notevolmente alla promozione turistica regionale attraverso una costante attenzione mediatica. Innumerevoli anche gli incontri con i personaggi più autorevoli del mondo della chiesa, della politica, della cultura e dello spettacolo. Assolutamente indimenticabile, per le vivissime emozioni, la visita presso la fonderia Marinelli di Giovanni Paolo II del 19 marzo del 1995. Il Pontefice Santo celebrò il rito della fusione, visitò con molto interesse i laboratori, salutò gli operai con le loro famiglie e incise nella tenera creta il suo nome e la storica data su un suo ritratto plasmato da Armando.

Il 1° gennaio del 2000, a piazza san Pietro, papa Wojtyla benedirà il III Millennio al suono della grande campana celebrativa del Grande Giubileo, ora collocata nei Giardini Vaticani. La campana monumentale, dal peso di 5 T, è opera bellissima e immortale di Armando Marinelli che ne ha progettato il disegno, ne ha predisposto il modello e ne ha curato le significative decorazioni.

Nel novembre del 2005 Armando Marinelli è stato ricevuto in udienza privata dal papa emerito Ratzinger e incontrandolo presso la sua residenza vaticana in tono inconsueto di informale familiarità. Molti gli incontri con papa Francesco.

Nel febbraio del 1999 Armando Marinelli è ricevuto in Quirinale dal Presidente della Repubblica Scalfaro. In seguito il presidente Ciampi lo ha insignito dell’ Onoreficenza di Cavaliere della Repubblica e successivamente di Cav. Ufficiale. Nel 2012 il presidente Napolitano gli conferirà il titolo di Commendatore della Repubblica. Anche il presidente Mattarella ha apprezzato storia ed arte della Marinelli. Durante le celebrazioni per il Centenario della I Guerra Mondiale fu Lui ad intonare i primi rintocchi della campana commemorativa voluta dall’Esercito Italiano e portata in tutti i luoghi più significativi di quel conflitto.

Nel 2006 Armando Marinelli riceve dalle mani del pres. Pera il prestigioso premio Unioncamere e, nell’anno seguente, il pres. Montezemolo nomina la Pontificia Fonderia Marinelli” socio Ad Honorem” di Confindustria come Ditta più antica D’Italia. Già nel 1861 Re Vittorio Emanuele, durante la prima Esposizione Universale di Londra, le aveva conferito una Medaglia d’Oro con le stesse motivazioni. E nel 2015 Marinelli ripropone una campana-monumento sui Navigli, per Milano Expo, che rimarrà commemorativa del grande evento, dell’Italia, della città ospitante e della Regione Molise. E’ ora collocata al cimitero Monumentale di Milano dove riposano i grandi del passato circondati da significative opere d’arte.

Marinelli collabora abitualmente alla realizzazione di grandi progetti con autorevoli restauratori e grandi architetti del calibro di Renzo Piano e Richard Meyer ed è stato partner della Pininfarina Designer per la realizzazione della prima architettura sacra firmata da Paolo Pininfarina.

Marinelli è stato Consigliere presso la sede di Isernia della Banca d’Italia fino alla chiusura della stessa riassumendo senza interruzione lo stesso incarico nella sede di Campobasso.

Armando Marinelli è socio fondatore del Rotary Club di Agnone rivestendo da oltre 35 anni incarichi di rilievo nel Consiglio Distrettuale, meritando molti riconoscimenti tra cui alcune”Paul Harris”. Attualmente riveste la carica di Tesoriere nel locale Club. Nel giugno del 2017, ad Atlanta, dinanzi a 40.000 ospiti, un suggestivo video dedicato all’attività dei Marinelli, ha introdotto le celebrazioni per il Centenario della Fondazione Rotary, ed il Presidente Internazionale insieme ad Armando, dal palco del più grande centro congressuale degli USA, ha introdotto i lavori al suono della campana celebrativa dell’ evento.

Marinelli partecipa con dedizione alle attività culturali, sociali, sportive e di volontariato del territorio ed è una presenza fondamentale per la sua grande famiglia. Sposato la scultrice Paola Patriarca, ha 3 figli maschi maschi di cui Ettore è già inserito come scultore nell’organico della Fonderia Marinelli e Pietro, ingegnere, si occupa del marketing.

Pasquale Marinelli

Pasquale Marinelli nasce ad Agnone il 26 Settembre 1970 da una stimata famiglia di fonditori di campane. Dall’infanzia si avvicina con amore e dedizione all’antica arte fusoria coltivando parallelamente la sua passione per gli studi ed il teatro. Molti sono i momenti che trascorre nell’ antico laboratorio artistico ove si appassiona alla decorazione dei manufatti bronzei realizzando campane uniche nei dettagli e nei fregi. Diplomatosi all’Istituto Tecnico E. Fermi come ragioniere, perfeziona l’avviata carriera di Fonditore, ma non solo. Infatti oltre ad approfondire ulteriormente le antiche e meticolose tecniche fusorie in tutte le peculiarità e specificità, continua la sua passione per la decorazione e si occupa della progettazione, installazione ed azionamento di importanti concerti campanari. Un contributo sostanziale alla sua abilità di eseguire lavorazioni ed installazioni in quota ad alto rischio è dato senza dubbio dall’anno svolto nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Con il tempo, Pasquale Marinelli, ha progressivamente affiancato all'attività svolta in fonderia quella commerciale, organizzativa e gestionale. Imprenditore ed Esperto Fonditore è contitolare dal 2003 dell’omonima Pontificia Fonderia, premiata quale ditta più anziana per attività e fedeltà al lavoro in campo nazionale, ed è oggi pienamente impegnato, insieme al fratello Armando, nella direzione della millenaria azienda. Nei suoi anni di attività imprenditoriale ha realizzato importanti fusioni sia campanarie che artistiche, ha programmato, organizzato e diretto l’esecuzione e posa in opera sui campanili e nei siti più prestigiosi al mondo di numerosissimi concerti campanari unici ed irripetibili, incrementando in tal modo la notorietà della fonderia, e del territorio molisano, in Italia e nel mondo. L’ indiscussa internazionalizzazione è infatti rappresentata dai lavori eseguiti presso: la Nunziatura Apostolica in India, le Isole Turk and Caicos (Bahamas), il Congo (Basilica di Sant’Anna), la Guinea Equatoriale, il Giappone (Rokkatei, Iokoama, Tokyo, Osaka), Burkina Faso, Denver, California, Australia, Costa D’Avorio, la Nigeria, Indonesia, la Nuova Zelanda, Nicaragua, Brussel per il Parlamento Europeo con la consegna della “Parliament Bell”, dedicata alla rinascita dalla Pandemia, alla Presidente Roberta Metsola, Vietman ( in corso), Costa Rica ( in corso), per Mosul su commissione dell’UNESCO (ricostruzione della chiesa siro cattolica di Al Tahira), etc. Oltre alle attività di Imprenditore, Pasquale Marinelli, collabora alla ideazione e realizzazione del “Museo Storico della Campana” che nasce per volontà dei Marinelli nel 1998, con la missione di divulgare la cultura campanaria di Agnone e del Mondo e rappresenta attualmente, per la sua unicità, bellezza, valore, pregio l’attrattore turistico maggiormente visitato a livello regionale. Questi sono gli anni in cui Pasquale si dedica in particolar modo a recuperare e restaurare molte delle campane che attualmente possono essere ammirate all’ interno del Museo stesso. Proprio il Museo conferisce alla Marinelli una dimensione mediatica tale da rappresentare un elemento costantemente attenzionato dai mass-media nazionali e internazionali. Nel corso degli anni, vi sono stati molti momenti significativi ed illuminanti. Il 19 marzo 1995 Pasquale ha l’onore di ricevere in Fonderia la visita del Santo Padre Giovanni Paolo II il quale ha assistito e celebrato il rito della colata benedicendo la “Campana della Pace”. A seguire molti sono stati gli incontri non solo con il Santo Padre, ma anche con i personaggi più illustri del mondo della politica, della cultura e dello spettacolo. Nel febbraio 1999 Pasquale Marinelli è ricevuto in Quirinale dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Partecipa alla realizzazione di grandi progetti lavorando con i più famosi architetti contemporanei come Renzo Piano, R. Meier, Portoghesi e altri. Diviene partner della Pininfarina Designer per la realizzazione della prima architettura sacra firmata dalla prestigiosa casa automobilistica. Il 9 Maggio 2005 riceve, insieme al fratello Armando, dall’allora Presidente del Senato Marcello Pera il premio Union Camere come protagonista del Made in Italy e per l’impresa più longeva e di successo. Nel Novembre del 2005 è ricevuto in udienza da Papa Ratzinger, al quale può personalmente porre gli auguri per il nuovo pontificato. Nel 2006 Pasquale Marinelli riceve sempre dal Presidente Pera il prestigioso premio Unioncamere e nell' anno seguente il presidente in carica Montezemolo nomina la Pontificia Fonderia Marinelli "socio ad Honorem" di Confindustria come Ditta più antica d'Italia. Riconfermando in tal modo il titolo conferito già oltre 150 anni prima da Re Vittorio Emanuele in occasione dell'esposizione Universale di Londra con il conferimento di un Medaglia D’Oro alla Fonderia Marinelli. Nel 2008 la Fonderia delle Campane viene annoverata fra le 100 "Eccellenze d'Italia" e in seguito sarà scelta come emblema del gusto, della tradizione e della creatività italiani dal principale canale televisivo giapponese in una serie dedicata a 4 grandi famiglie del nostro paese insieme a Benetton, Illy e Ginori. Nel 2010, a Venezia, Marinelli ritira il premio" Imprese nella Storia" come portabandiera del Molise istituto da Confesercenti. Pasquale Marinelli è insignito dal Presidente Ciampi dell'Onorificenza di Cavaliere della Repubblica, e il 4 novembre 2015 il prefetto di Isernia gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere Ufficiale. Ulteriori e prestigiosi riconoscimenti sono assegnati alla Marinelli, quali l’inserimento nel Registro delle imprese storiche italiane che, ad oggi, conta oltre 1500 aziende con la collaborazione delle Camere del Commercio, il premio conferito dal Presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello alla Fonderia Marinelli, ritirato a Palazzo Colonna da Pasquale Marinelli. Nel 2011 Pasquale è invitato al “Gran Galà dei Campionissimi” nella suggestiva cornice del Museo dei Campionissimi di Novi Ligure (AL) per la consegna da Faustino Coppi, figlio del celebre campione, del Premio Internazionale “Fausto Coppi e Costante Girardengo Souvenir” conferito alla Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone. Nel 2015 Pasquale è presente a Trieste, ove presiede all’ apertura delle commemorazioni del centenario della I guerra mondiale con la campana della “Grande Guerra Guerra”; nel 2017 è insignito del dal Rotary Club di Agnone del riconoscimento di Socio ad honorem del Rotary in seguito alla consegna della “Rotary Foundation Centennial Bell” ad Atlanta in occasione della convention di apertura delle celebrazioni del centenario della Fondazione Rotary, e successiva consegna al quartier generale del Rotary ad Evanston; nel 2020 consegna un importante Campana presso il Pantheon, e ed arriva presso San Giovanni di Fassa per la consegna ed installazione della campana della Pace, dei Ladini e delle Minoranze nel mondo dopo averla accompagnata in un tour nelle più significative piazze italiane. Nel 2021 è presente ad Arsia dove presiede alla consegna Campana Alma Mater Dolorosa dopo averla accompagnata in un tour nelle più significative piazze italiane, a Monongah e Marcinelle- (Bois du Cazier) – Campana Commemorativa in ricordo delle vittime delle miniere; nello stesso anno è impegnato a Modugno per la consegna di un importante concerto campanario c/o la Chiesa Madre in collaborazione con la Soprintendenza ed è sempre nel 2023 che su commissione della Soprintendenza di Palermo restaura le campane installate c/o Chiesa di San Giovanni dell’Origlione, e a Roma risana il concerto campanario della Chiesa San Vincenzo E Anastasio (Rione Trevi). Nello stesso anno incontra Aimone di Savoia VI Duca d'Aosta c/o Reale Circolo Canottieri Tevere Roma a cui dona una campana e ha modo di illustrare la propria azienda; partecipa nel settembre 2023 a Cork in qualità di relatore al seminario internazionale sulle eccellenze nel settore dell’arte e dell’artigianato “Making In 2023”. Negli stessi anni è impegnato nella fusione, cesellatura ed installazioni di importanti sculture, busti commemorativi e portali bronzei tra cui (solo per citarne alcuni): “Il bacio della memoria” presso il Porto Turistico di Civitavecchia; “l’Albero dell’accoglienza” dedicato a Fabrizia Di Lorenzo nel 5° anniversario dell’attentato di Berlino; etc. Molti infine sono i contati con Cardinali, Vescovi e gli incontri con Papa Francesco. Per quanto concerne la vita oltre la sua Azienda, Pasquale è collaboratore esterno Rotary, membro dell’ Associazione Nazionale dei Carabinieri e degli amici del Teatro, è sempre dedito ad aiutare gli altri, partecipa attivamente a tutte le attività culturali, sportive e di volontariato proposte nella regione e il suo hobby preferito è dedicarsi alla sua famiglia ed in particolare ai suoi ragazzi: Benedetta ed Amedeo che ha saputo amorevolmente coinvolgere fin da bambini nell’ Azienda di famiglia e che oggi lo seguono e lo supportano nei molti impegni imprenditoriali. Vive ed opera ad Agnone.

Ettore Marinelli senior (1924-1981)

Ettore Marinelli nasce ad Agnone muovendo i suoi primi passi nell’avita fonderia, erede di una famiglia memorabile perché detentrice, sin dal Medioevo,dell’antica e misteriosa arte fusoria. Lì crebbe plasmando per gioco la creta, poi, sotto la guida attenta e costante dello zio Felice D’Onofrio, maestro prezioso e raffinato, studiò l’arte affinando il gusto e lo stile, perfezionando la tecnica.

Paradossalmente, a rendere ancor più affascinante la sua figura è che la voce delle sue stesse creature,lui che era sordo, non poteva ascoltarla. Una figura dunque di artista purissimo perché imperturbabile, assolutamente concentrato sulle sue creazioni eleganti e raffinate, tecnicamente perfette.

D’impatto timido e introverso, diveniva incredibilmente affabile e generoso verso chiunque mostrasse interesse al lavoro suo e dei suoi antenati. Gentile e di bell’aspetto, molto amato da amici e conoscenti, stimatissimo in ambito lavorativo ed artistico, Ettore Marinelli, al fianco del fratello Pasquale, ha dato un contributo determinante all’accrescimento della fama della Pontificia Fonderia delle campane, nonché di Agnone e del Molise.

Gli studi artistici svolti nella capitale diedero una svolta importante al suo estro e alle sue ricerche. La sua attività divenne più matura e consapevole fino a caratterizzarsi nel senso della chiarezza a tutti i costi. Ettore Marinelli è stato un artista sensibile e completo, padrone della più elaborata delle tecniche scultoree, quella della fusione. Ettore Marinelli oltre ad essere un artista di talento era un fonditore e cesellatore prodigioso: nulla era impossibile tramutare in bronzo per chi conosceva la magia di far cantare il metallo plasmandolo sotto forma di campana.

La tecnologia applicata ai metalli è ritenuta la più complessa ed avanzata in cui l’uomo si è cimentato sin dalla preistoria allo scopo di produrre utensili e idoli che fossero quanto più resistenti e durevoli nel tempo. Niente avviene per caso o improvvisazione, tutto è disciplina. Tutto è frutto di un progetto accurato che prevede la profonda conoscenza dei materiali, dei mezzi ed il rispetto di tempi tecnici lunghissimi . Già nel medioevo e nel rinascimento i “fonditori di campane” erano i più apprezzati per l’ ineguagliabile competenza tecnica. Pare che Donatello si fidasse esclusivamente di loro per la fusione dei propri bronzi.

Come pochi altri scultori Marinelli ha avuto il privilegio di veder realizzata in bronzo ogni sua opera assicurando a tutte le sue creature una vita e una visibilità pressoché immortali. In 40 anni di attività Marinelli, ha plasmato e fuso innumerevoli opere di ogni genere e dimensione, collocate nei luoghi più diversi e per ogni tipo di committenza. Ne abbiamo selezionate alcune di evidente rilievo artistico e monumentale.

 

Felice D’Onofrio (1883-1965)

Felice D’Onofrio è una figura fondamentale nel racconto della Fonderia di Agnone avendo attraversato 80 anni della storia contemporanea più interessante e complessa d’Italia e insieme accompagnato 3 generazioni di fonditori Marinelli attraverso grandi successi e diverse sventure. Nella sua lunga vita è stato testimone di eventi epocali che hanno interessato la Nazione e il suo lavoro. Ha vissuto il trasloco della fonderia in 3 diversi sedi, dall’officina collocata nel quartiere Ripa, a quella di corso Vittorio Emanuele II, infine, dopo il disastroso incendio del 1950, nella sede attuale, l’ antico granaio cittadino che, ancor prima, fu fabbrica delle prime lavatrici della storia. Fratello minore di Emilia, moglie di Pasquale Marinelli, per il suo precoce e spiccato talento artistico fu impiegato da giovanissimo nella Fonderia col ruolo di scultore e decoratore di campane. Lavorò per i Marinelli con dedizione e passione fino agli ultimi anni di vita tramandando l’eredità della sua arte, insieme ai segreti del disegno delle sagome, al nipote Ettore. Scultore delicatissimo, ritrattista fedele, fu impareggiabile nella difficilissima specialità del bassorilievo che portò a livelli di insuperata raffinatezza. Il bassorilievo è l’espressione più complessa della scultura perché priva di canoni, richiede molta tecnica ma principalmente”occhio”. Felice D’Onofrio ottenne risultati addirittura poetici in quello che è definito “stiacciato”cioè il meno emergente dei bassorilievi dove , in pochi centimetri di spessore, si regala l’illusione di una grande profondità. Le campane di Felice D’Onofrio rimangono le più belle al mondo e tuttora suonano sui campanili di tutto il mondo. Sulle pareti del laboratorio artistico della Fonderia sono collocati migliaia di stampi in gesso, alcuni antichissimi, altri recenti, e fra loro spiccano ancora per finezza di particolari quelli del nostro artista, artefice di campane storiche dalla composizione fitta ed elegante, sempre espressione di uno stile autentico e rigoroso anche quando la committenza mutava esprimendo gusti e mode sempre in evoluzione. Le campane più note sono quelle della Basilica di Pompei inaugurate solennemente nel 1923, talmente belle, oltre che dalla perfetta sonorità, da contribuire all’attribuzione da parte di papa PIO XI del Titolo Pontificio alla Ditta Marinelli. Insieme ai titolari della Fonderia egli si trasferì a Pompei per circa 6 anni, allestendo una fonderia semi-permanente dove realizzò bassorilievi per molte altre campane, spicca tra queste ,quella monumentale per il Duomo di Todi. Risonanza mondiale ebbe l’enorme campana fusa per la torre civica di Addis Abeba(1936), fusa con i mortai offerti ”alla Patria” dai farmacisti italiani, questa volta su progetto del gioielliere personale di Gabriele D’Annunzio. Nell’immediato dopoguerra ricordiamo le campane di Montecassino, che sta risorgendo dopo i drammatici bombardamenti. Da qui è costante la collaborazione con il giovane Ettore Marinelli che si evidenzia in uno stile più sobrio e composto con ritmi cadenzati e rispondenti a canoni contemporanei. Per ricordare il grande artista dalle opere celate nell’ alto dei campanili il Comune di Agnone, a vent’anni dalla scomparsa, volle intitolargli la breve strada che conduce alla Fonderia Marinelli, già “traversa Marconi”. Oggi, dopo ulteriori 40 anni, anche il piazzale antistante al luogo tanto amato porterà il suo nome”Largo Felice D’Onofrio”.

Pasquale Marinelli (1864-1929)

Sulla scia del padre Alessandro, il cav.Pasquale adotta politiche commerciali all’avanguardia con progetti di grande modernità ed espansione. Inaugura una Fonderia nella Capitale e allaccia contatti importanti che gli garantiscono commesse prestigiose. Non sappiamo quanto si sia personalmente dedicato alla decorazione artistica delle campane ma di certo è responsabile dei progetti ornamentali più complessi mai realizzati nei laboratori di Agnone. Fonde campane monumentali e concerti grandiosi, tra tutti quello per la costruenda Basilica della Madonna del Rosario di Pompei. Ospite del beato Bartolo Longo, qui per diversi anni egli si trasferì insieme alla famiglia e ai suoi collaboratori allestendo un’ officina semi-permanente dove si fusero campane per molte chiese del territorio. Le ormai centenarie campane di Pompei possono essere ammirate visitandone il campanile scoprendo che sono tra le più grandi, belle e ricche di immagini e fregi bellissimi. Qui si esprime in pieno la personalità di Marinelli, il suo gusto ornamentale dove la ridondanza artistica risulta sempre elegante denotando la totale padronanza di un mestiere unico. La straordinaria meraviglia del concerto di campane di Pompei contribuì notevolmente alla notorietà della Fonderia tanto da ricevere l’attenzione di papa Pio XI. Sua Santità concesse all’Azienda Marinelli il prestigioso Brevetto Pontificio col quale autorizzava ad utilizzare lo Stemma Papale sulle campane. In una pubblicazione del 1928, ”la Città di Agnone”, si legge:” Il signor Pasquale Marinelli è l’espressione eloquente del lavoratore instancabile, probo ed appassionato alla sua arte. Nulla lascia di intentato per modernizzare sempre più la sua azienda secondo i dettami e le evoluzioni dell’arte della fusione dei sacri bronzi. Non v’è lavoro da lui compiuto, non v’è campana fusa da lui che non abbia superato in ammirazione e plauso tutte le aspettative dei fedeli commissionari e dei competenti”. Su “l’Eco del Sannio ” (XXXVII- n. 2) troviamo”… dotato d’ingegno robusto, duttilissimo, animato da sentimenti di onestà scrupolosa, lavorò sempre con tenacia e riuscì a conquistare nel campo industriale un posto di primo grado. Oggi i lavori della sua fonderia, ereditata dagli avi, perfezionati e superbi di artistica bellezza sono ammirati in ogni angolo d’Italia, fino all’ estremo lembo della Sicilia e anche nelle Americhe… L’eminentissimo cardinale Granito di Belmonte e l’ecc. mo nostro vescovo mons. Adinolfi, che avevano in lui massima stima, gli ottennero dal santo padre Pio XI l’altissima onorificenza di Commendatore dell’ Ordine di S. Gregorio Magno e l’autorizzazione, per la Fonderia, ad insignirsi dello stemma Pontificio”.

Alessandro Marinelli (1833-1899)

“… come Artista Alessandro Marinelli fu impareggiabile avendo portata l’arte di fondere le campane al massimo grado di perfezione. Senza di lui, questa industria che onora il nostro paese, ed è ammirata in moltissime provincie, sarebbe morta. Onore all’ esimio artista, che ha fatta rinomata la nostra Patria, lasciando un successore degno di lui, il figlio Pasqualino”(Dalla Necrologia apparsa su “l’Eco del Sannio- anno VI- n.6- 1899). Alessandro sposò nel 1858 Filomena Lonzi, di una nobile famiglia di Castiglione Messer Marino, da cui ebbe numerosi figli dei quali solo Pasquale proseguì l’arte paterna. Francescopaolo , Enrico e Vincenzo, dopo aver appreso il “mestiere” degli avi aprirono una banca a Buenos Aires; Nicola fu parroco a Rosario, Santa Fe’e, infine, ad Agnone; Giovanni fu insigne principe del foro .

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PONTIFICIA FONDERIA DI CAMPANE MARINELLI